Editoria Elettronica - Luglio-Agosto 1985

Editoria Elettronica pag. 66

Accordo Ricordi-Zanichelli per 33 dispense al software

Con un lancio pubblicitario di 800 milioni esce “Computer English & Communication Tasks” su cassette di software. Così il Commodore 64 diventa un “teacher” privato

La Beatrice d’Este, società della Arti Grafiche Ricordi, sta per andare in edicola con un corso d’inglese (“Computer English & Communication Tasks”) in 33 dispense (8900 lire a dispensa) cui saranno allegate, oltre a 16 audiocassette, anche 33 cassette software per trasformare il Commodore 64 in un vero e proprio insegnamento privato.

            Dal suo ingresso in edicola (all’inizio dello scorso anno) con i software didattici prodotti dalla Enda, la Ricordi non ha perso un colpo: il suo corso “Conoscere il computer direttamente dal computer” è già alla terza edizione, mentre gli altri dieci titoli di programmi educativi e parascolastici (“Tema”, “Musica col CBM 64”, “Matematica”, tanto per citarne alcuni) si aggirano sulle 150 mila copie vendute complessivamente, vale a dire un fatturato superiore al miliardo.

            Con “Computer English & Communication Tasks” l’impegno della Ricordi sale di livello; il solo lancio dell’opera, previsto per i primi giorni di settembre, indica una spesa non inferiore agli 800 milioni tra TV e carta stampata.

            L’opera nasce da un accordo con la Zanichelli che ha concesso la licenza di scomporre in dispense il libro “Communication Tasks” di Giuliano Iantorno e Mario Papa, il testo di inglese più adottato nelle medie inferiori italiane e già tradotto in diverse lingue.

            Una volta ottenuta la licenza, la Enda ha costruito intorno al testo tutta la parte informatica.

            Ognuna delle 33 cassette software contiene diversi programmi che usano le parole e le forme linguistiche  apprese nel testo scritto. Vediamo alcune caratteristiche di questi programmi.

            Primo programma – Il computer chiede all’allievo di tradurre frasi e periodi dall’inglese all’italiano e viceversa, controllando poi l’esattezza delle risposte.

            Secondo programma – Si debbonno riempire gli spazi bianchi di alcune frasi.. A ogni domanda c’è la possibilità di accedere per controllo alle note relative.

            Terzo programma – Permette di modificare un dialogo cambiando il tema della conversazione.

            Quarto programma – Consiste in uno schema di parole crociate dieci per dieci, da completare naturalmente in inglese. Se l’allievo non ce la fa da solo, il computer chiede se vuole aiuto; in caso di risposta affermativa, lo studente deve però prima rispondere ad alcune domande: per esempio sulla coniugazione dei verbi, sui plurali irregolari, ecc.

            Infine, un ultimo programma che chiede all’allievo di inserire battute pertinenti all’interno di un dialogo: qui il computer non si cura solo di verificare l’esattezza delle risposte, ma accetta diverse varianti e dà spiegazioni, sul perché, ad esempio, una determinata espressione è accettabile ma non esattissima (magari appartiene allo slang americano).

            Ogni cassetta software è poi completata da un glossario elettronico richiamabile in ogni momento.

            La pignoleria della nostra descrizione sui contenuti del “Computer English” ci è sembrata utile per illustrare quanto sia cambiato, in un solo anno, il mercato del software in edicola: finiti i tempi grassi in cui si vendeva tutto purché il prezzo fosse basso, sono arrivati i tempi della qualirtà del prodotto e dei servizi offerti come fattori indispensabili per stare sul mercato.

            L’opera confezionata dalla Enda (cassetta software, cassetta audio, testo già noto ed apprezzato dalla maggior parte degli insegnanti) sembra avere tutti i numeri per sfondare in un settore dove, per esempio, già la De Agostini con il suo Inglese per tutti è arrivata all’ottava edizione (90 mila copie di venduto primo numero, consolidate in 35 mila con il decimo).

Marco Gatti