Quarta di copertina

Un avviso ai lettori: il titolo di questa autobiografia si scrive "A modo mio" ma si legge My Way. Bando ai malintesi, però: nessuno vuole - né del resto può - scambiare Mario Papa per Frank Sinatra. Si tratta soltanto della citazione. vintage e tuttavia ancora intrigante - di un motivo ormai accolto con la dignità del topos nella storia della musica leggera in lingua inglese.

Un motivo ottimamente commisurato - grazie a quella lingua e al mondo che vi è sotteso - alle coordinate anglocentriche di Mario Papa nelle sue molteplici variabili di didatta, di batterista, di maratoneta (newyorkese) e - perchè no? . di uomo di mondo ...

Ma un motivo capace anche di restituire lo spirito e il tasso di consapevolezza, di risolutezza, di determinazioni personali che informano di sé le duecento pagine del libro. Di queste l'incipit della canzone risulta un digest di veloce ma non approssimativo profilo:

My friend, I'll say it clear,

I'll state my case, of which I'm certain. 

I've lived a life that's full.

I've travelled each and ev'ry highway;  

But more, much more than this,

I did it my way.

My way: a modo mio (o suo), appunto.

Miro Dogliotti

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